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Concorso 80 posti collaboratore amministrativo Ministero dell'Interno: attenzione, tra i quiz uno "strano" quesito in materia di privacy...
Di admin (del 29/09/2008 @ 18:51:10, in risposte, linkato 4407 volte)

Diritto delle nuove tecnologie (Copyright immagine ba1969) Nel Supplemento straordinario alla Gazzetta Ufficiale 4^ Serie Speciale “Concorsi ed Esami” del 5 agosto 2008 sono stati pubblicati i "Quesiti a risposta multipla relativi alla prova preselettiva del concorso pubblico, per esami, a 80 posti per l’accesso al profilo professionale di collaboratore amministrativo".

Il concorso cui si riferiscono i quesiti è il seguente:

Concorso pubblico, per esami, a 80 posti per l’accesso al profilo professionale di collaboratore amministrativo, area funzionale terza, posizione economica F1 (ex C1), del ruolo del personale dell’Amministrazione civile dell’Interno. Indetto con d.m. del 26/5/2008, pubblicato nella G.U. 4° Serie Speciale Concorsi ed Esami n. 42, del 30/5/2008 per le esigenze degli uffici periferici del Ministero dell’Interno, da ripartire nell’ambito delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta, Veneto e Trentino Alto Adige limitatamente agli uffici ubicati nell’ambito della provincia di Trento.

 

Un accorto lettore mi segnala in proposito che tra i quesiti di diritto pubblico resi noti dal Ministero vi è il seguente (http://concorsiciv.interno.it):

200. Con il ricorso giurisdizionale al Garante per la protezione dei dati personali può essere chiesto:

A) L'adozione delle misure necessarie, il risarcimento del danno, ove richiesto, oltre che l'emanazione di provvedimenti provvisori quando sussiste pericolo imminente di un danno grave ed irreparabile.

B) Solo il risarcimento del danno eventualmente subito.

C) L'emanazione di provvedimenti provvisori che blocchino in tutto o in parte il trattamento, ma non il risarcimento del danno eventualmente subito.

D) L'adozione delle misure necessarie, esclusi i provvedimenti provvisori.

 

Stando al Ministero, per tutti i quesiti pubblicati la risposta esatta è, o dovrebbe essere, sempre quella contrassegnata con la lettera "A".

Ora, a mente del Codice della privacy, il Garante per la protezione dei dati personali non mi risulta possa provvedere sul risarcimento del danno. L'interessato che intende chiedere il risarcimento del danno deve infatti rivolgersi al giudice... dunque la risposta A non mi pare possa essere quella esatta...

Ma ancor più a monte: il ricorso al Garante privacy viene definito "giurisdizionale"...

 

Mi sfugge forse qualcosa?!

 

Il Ministero avverte in ogni caso che

Si comunica che la Commissione esaminatrice provvederà ad individuare i quesiti, da sottoporre ai candidati, che non presentino errori o anomalie di qualsiasi tipo.

 

Avv. Giuseppe Briganti

 



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A cura dell'Avvocato Giuseppe Briganti, avvbriganti.iusreporter.it
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