Studio Legale Avvocato Giuseppe Briganti. Consulenza legale on-line e a distanza. Assistenza legale Pesaro - Urbino e tutta Italia

Studio Legale Avvocato Giuseppe Briganti  - consulenza e assistenza legaleL'Avv. Giuseppe Briganti è Avvocato in Urbino dal 2001 e mediatore professionista e formatore nei corsi per mediatori dal 2011. Dal 2001 cura il sito www.iusreporter.it dedicato alla ricerca giuridica sul Web e al diritto delle nuove tecnologie. Svolge attività di docenza, è autore di pubblicazioni giuridiche e collabora con riviste giuridiche
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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.

Di admin (del 26/06/2008 @ 21:38:46, in arbitrato, linkato 3066 volte)

Risolvi una controversia rapidamente e con costi contenuti con l'arbitrato!

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L'arbitrato è un mezzo per risolvere le controversie civili e commerciali, alternativo alla via giudiziaria. I vantaggi principali: rapidità, riservatezza, costi minori

 

La semplice procedura di arbitrato predisposta dallo Studio legale Briganti viene condotta interamente a distanza, per e-mail, fax e posta.

Il costo dell'intera procedura arbitrale parte da un minimo di 200 euro, oltre Cassa avvocati (2%) e Iva (20%), cui deve aggiungersi anche il rimborso delle spese documentate. Per controversie di modestissima entità, come quelle che di frequente sorgono, per esempio, nell'ambito del commercio elettronico, è possibile valutare l'eventualità di stabilire un costo inferiore e una procedura ulteriormente semplificata.

La richiesta di attivazione dell'arbitrato non comporta impegno né oneri a carico del richiedente.

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Avv. Giuseppe Briganti

 
Di Admin (del 07/11/2007 @ 14:12:09, in arbitrato, linkato 21909 volte)
ADR > Arbitrato irrituale


Con l'arbitrato irrituale le parti conferiscono all'Avv. Giuseppe Briganti il compito di comporre la controversia tra loro insorta mediante determinazione contrattuale.

La composizione della controversia (lodo contrattuale)
- è
vincolante per le parti come un contratto
-
è operata dall'arbitro
entro breve tempo (90 giorni circa)
- comporta costi ridotti rispetto a una causa innanzi al giudice, in quanto, tra l'altro, le parti non sono obbligate ad avvalersi di un avvocato.

L'avvenuta abrogazione delle disposizioni che prevedevano per i professionisti l'obbligatorietà di tariffe fisse o minime consente inoltre oggi di contenere ancor più i costi dell'arbitrato.

La procedura adottata prevede infatti oggi, considerata anche la sua natura estremamente semplificata, essendo destinata a svolgersi a distanza e solo documentalmente, un compenso per l'arbitro variabile tra i 200 e i 1.500 euro (oltre Iva e CPA) a seconda della complessità della controversia e del suo valore (che non può superare i 25.000 euro).

Presupposto imprescindibile per l'attivazione della procedura è che la controparte accetti di sottoporsi ad essa. Nel caso non sia possibile accordarsi per l'arbitrato, un'alternativa è il parere pro veritate.

Il lodo dell'arbitro irrituale è impugnabile solo in limitate ipotesi e non è idoneo a diventare esecutivo, ma potrà, se necessario, essere posto a fondamento di un ricorso per decreto ingiuntivo.

L'arbitro irrituale compone la controversia secondo diritto o secondo equità, a scelta delle parti, tramite una semplice e celere procedura fondata su documenti e tecniche di comunicazione a distanza, disciplinata dal Regolamento per arbitrato irrituale documentale, di seguito riportato, al quale si rimanda per ogni approfondimento.

L'Avv. Giuseppe Briganti rimane in ogni caso disponibile a valutare nomine ad arbitro in arbitrati rituali e irrituali secondo il diverso procedimento prescelto dalle parti stesse

Schema dell'arbitrato irrituale:

Schema .pdf
Schema .ppt




Regolamento per arbitrato irrituale documentale
(in vigore dal primo settembre 2007)

Articolo 1. Natura irrituale dell'arbitrato.
1. Con l'accettazione del presente Regolamento, le parti conferiscono, quale mandatario unico (arbitro irrituale), all'Avvocato Giuseppe Briganti, nato in Urbino il 9 maggio 1972, Ordine degli Avvocati di Urbino, numero di iscrizione all'Albo 182, il mandato di comporre stragiudizialmente la controversia tra loro insorta secondo diritto o secondo equità, in base alla volontà concordemente espressa dalle parti medesime in sede di compromesso. Ai sensi dell'art. 808ter c.p.c., pertanto, le parti stabiliscono che, in deroga all'art. 824bis c.p.c., la controversia sia definita dall'arbitro mediante determinazione contrattuale.
2. L'arbitro irrituale conserva in ogni caso gli stessi poteri dispositivi dei mandanti in ordine alla definizione del rapporto controverso. Il mandato conferito all'arbitro irrituale non postula pertanto necessariamente la stipulazione di una transazione, ma può consistere anche in un mero accertamento, rivolto alla rimozione di uno stato di incertezza tramite operazioni logico-giuridiche spazianti, esemplificativamente, dalla rinunzia al pieno riconoscimento della fondatezza o infondatezza delle pretese di una parte.
3. L'arbitro irrituale è imparziale e favorisce, per quanto possibile, la conciliazione tra le parti.

Articolo 2. Ambito di applicazione.
1. Il presente Regolamento è applicato se il compromesso o altra convenzione tra le parti ne prevede l'applicazione. L'arbitro irrituale risolve tutte le questioni rilevanti per la composizione della lite, entro i limiti di legge.
2. Il presente Regolamento trova applicazione solo con riferimento a controversie non riguardanti beni immobili il cui valore economico non superi la somma di euro venticinquemila. Per determinare il valore economico della controversia si fa riferimento all'ammontare indicato dal richiedente l'arbitrato nella domanda. Eventuali domande riconvenzionali non vengono prese in considerazione per la determinazione del predetto limite di valore. Successivamente alla proposizione della domanda, la parte richiedente l'arbitrato non può aumentare il valore economico delle proprie pretese oltre il predetto limite.
3. L'arbitro irrituale rimane libero di non accettare l'incarico o di rinunciare ad esso per giustificato motivo, in particolare, allorché risulti che la controversia non possa formare oggetto di arbitrato secondo la legge o allorché l'arbitro ritenga la controversia, a suo insindacabile giudizio, non idonea ad essere composta senza alcuna audizione orale e discussione orale e/o si presenti comunque troppo complessa per essere composta solo sulla base di documenti.

Articolo 3. Richiesta di attivazione dell'arbitrato.
1. La parte che intende instaurare il procedimento di arbitrato irrituale deve inoltrare la propria richiesta all'arbitro irrituale via e-mail all'indirizzo
avv.briganti@iusreporter.it o via fax o posta, previa lettura e accettazione dell'informativa sulla privacy, indicando quanto segue:
  • generalità del richiedente; suo indirizzo e-mail
  • generalità della controparte
  • sommaria descrizione dei fatti e valore economico stimato della controversia
  • autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi del D.L.vo 196/2003 sulla base dell'informativa resa
Articolo 4. Preventivo di spesa e sottoscrizione del compromesso.
1. Una volta ricevuta la richiesta di arbitrato, l'arbitro irrituale comunica via e-mail o, dietro espressa istanza, via posta al richiedente la propria disponibilità all'accettazione dell'incarico e il costo preventivato della procedura, trasmettendo contestualmente bozza del testo dell'accordo (compromesso) che deve essere redatto in tanti originali quante sono le parti, più un originale per l'arbitro, e firmato dal richiedente nonché, a cura di quest'ultimo, anche dalla controparte per accettazione dell'arbitrato irrituale. All'atto della sottoscrizione del compromesso, tutte le parti devono sottoscrivere anche un'autorizzazione al trattamento dei dati personali in favore dell'arbitro.
2. Il preventivo non è vincolante per l'arbitro. Ai fini della liquidazione delle spese dell'arbitrato in sede di composizione della controversia si farà infatti in ogni caso riferimento al valore economico della lite calcolato secondo le vigenti tariffe forensi sulla base di quanto indicato dal richiedente l'arbitrato nella sua domanda.
3. Se il compromesso, per qualunque ragione, non viene firmato da tutte le parti, l'arbitrato irrituale non può essere attivato, senza oneri a carico del richiedente.

Articolo 5. Termini per la domanda e per la risposta.
1. Dalla data di stipulazione del compromesso, la parte richiedente l'arbitrato (per mera comodità definita anche attore) ha quindici giorni di tempo per proporre la sua domanda ai sensi dell'art. 7.
2. La controparte (per mera comodità definita anche convenuto), a sua volta, ha quindici giorni di tempo decorrenti dal giorno in cui ha conoscenza della domanda dell'attore per proporre la sua risposta ai sensi dell'art. 8.

Articolo 6. Disciplina delle spese e difensori.
1. L'onorario preventivato dell'arbitro deve essere anticipato dalle parti in quote uguali. In caso di mancato versamento all'arbitro delle spese della procedura nei modi di cui alle disposizioni che seguono, l'arbitro non è tenuto a dar corso all'arbitrato.
2. Le parti hanno la facoltà di farsi assistere da un avvocato.
3. In sede di composizione della controversia, l'arbitro irrituale liquida le spese della procedura nonché le eventuali spese di difesa delle parti, stabilendo a carico di chi debbano essere poste. L'arbitro può compensare, parzialmente o per intero, le spese tra le parti.
4. Le parti sono obbligate in solido al pagamento delle spese e dell'onorario dell'arbitro irrituale, salvo rivalsa tra loro.
5. Le parti si impegnano espressamente ad osservare scrupolosamente le vigenti norme in materia di imposta di bollo e di registro, esonerando l'arbitro irrituale da ogni responsabilità in ordine ad esse. Le parti danno atto che l'arbitro irrituale agisce nell'esclusivo interesse delle medesime.
6. Ai sensi delle vigenti tariffe forensi (DM 8/04/2004 n. 127), e a seguito dell'avvenuta abrogazione delle disposizioni che prevedevano per i professionisti l'obbligatorietà di tariffe fisse o minime, all'avvocato in veste di arbitro unico, oltre il rimborso delle spese documentate, è dovuto nella presente procedura il seguente onorario:

valore della controversia determinato ex DM 127/2004
on. minimo
on. massimo
fino a euro 25.900,00
200,00
1.500,00
all'onorario di cui sopra deve in ogni caso aggiungersi: CPA (2%) e Iva (20%)
 


Articolo 7. Requisiti della domanda.

1. La domanda proposta dall'attore deve essere spedita all'arbitro irrituale e al convenuto tramite raccomandata con avviso di ricevimento e contiene:
  • indicazione del nome e cognome delle parti e loro residenza; in caso di enti: denominazione o ditta, sede, nome e cognome del legale rappresentante; codice fiscale o partita Iva; alla domanda deve essere allegata copia di documento d'identità del richiedente l'arbitrato o, per gli enti, del suo legale rappresentante nonché visura dalla quale emerga anche la qualità di legale rappresentante dell'ente
  • indicazione di numero telefonico, numero di fax e indirizzo e-mail ai fini dell'arbitrato
  • esposizione dei fatti, precisa formulazione delle richieste e indicazione del valore economico della controversia
  • indicazione del compromesso, che deve essere allegato in originale unitamente all'originale dell'autorizzazione al trattamento dei dati personali
  • nome, cognome e indirizzo dell'eventuale difensore, eventuale elezione di domicilio e indicazione della procura, da allegare se rilasciata con atto separato
  • indicazione dei documenti offerti all'arbitro, da allegare in copia alla domanda (in originale se si tratta di attestazioni scritte autenticate provenienti dalla parte o da terzi)
  • indicazione dell'avvenuto versamento della propria quota del costo preventivato della procedura arbitrale, con allegazione di attestazione dell'avvenuto versamento.
2. La domanda è sottoscritta dalla parte o dal difensore munito di procura.
3. L'attore non può proporre domande nuove successivamente alla proposizione della domanda, anche oltre il termine previsto, di cui al presente articolo, a pena di inammissibilità delle stesse.

Articolo 8. Requisiti della risposta.
1. La risposta del convenuto deve essere spedita all'arbitro irrituale e alla controparte tramite raccomandata con avviso di ricevimento e contiene:
  • indicazione del nome e cognome delle parti e loro residenza; in caso di enti: denominazione o ditta, sede, nome e cognome del legale rappresentante; codice fiscale o partita Iva; alla risposta deve essere allegata copia di documento d'identità del convenuto o, per gli enti, del suo legale rappresentante nonché visura dalla quale emerga anche la qualità di legale rappresentante dell'ente
  • indicazione di numero telefonico, numero di fax e indirizzo e-mail ai fini dell'arbitrato
  • esposizione precisa delle proprie difese e delle proprie richieste
  • l'eventuale domanda riconvenzionale (controdomanda)
  • l'indicazione del compromesso
  • nome, cognome e indirizzo dell'eventuale difensore, eventuale elezione di domicilio e indicazione della procura, da allegare se rilasciata con atto separato
  • indicazione dei documenti offerti all'arbitro, da allegare in copia alla risposta (in originale se si tratta di attestazioni scritte autenticate provenienti dalla parte o da terzi)
  • indicazione dell'avvenuto versamento della propria quota del costo preventivato della procedura arbitrale, con allegazione di attestazione dell'avvenuto versamento.
2. La risposta è sottoscritta dalla parte o dal difensore munito di procura.
3. Il convenuto non può proporre domande riconvenzionali successivamente alla proposizione della risposta, anche oltre il termine previsto, di cui al presente articolo, a pena di inammissibilità delle stesse.

Articolo 9. Accettazione dell'arbitro.
1. Entro cinque giorni dalla data in cui ha conoscenza della risposta del convenuto, l'arbitro irrituale comunica alle parti, con raccomandata con avviso di ricevimento, l'accettazione dell'incarico o la sua mancata accettazione, esponendone i motivi.
2. Se l'arbitro non accetta l'incarico, la procedura arbitrale non può essere attivata, senza oneri per le parti.
3. L'arbitrato irrituale s'intende avviato dalla data di accettazione dell'arbitro.

Articolo 10. Memorie.
1. Dalla data in cui ha conoscenza dell'accettazione di cui all'art. 9, l'attore, entro dieci giorni, può far pervenire all'arbitro irrituale e al convenuto, tramite raccomandata con avviso di ricevimento, una memoria con la quale formula definitivamente le proprie richieste e difese e allega gli ulteriori documenti ritenuti utili.
2. Dalla data in cui ha conoscenza della memoria dell'attore, il convenuto, entro dieci giorni, può, a sua volta, far pervenire all'arbitro e all'attore, tramite raccomandata con avviso di ricevimento, una memoria con la quale formula definitivamente le proprie richieste e difese e allega gli ulteriori documenti ritenuti utili.
3. Alle suddette memorie, o a quelle di cui al comma seguente, le parti possono allegare una nota nella quale sono specificate definitivamente tutte le spese di cui chiedono il rimborso all'altra parte.
4. Entro il termine perentorio di dieci giorni dalla data in cui l'attore ha conoscenza della memoria del convenuto, ciascuna delle parti può richiedere via fax all'arbitro la concessione di termine per la proposizione di nuove memorie al fine di ulteriormente precisare le proprie richieste e difese nonché di successivo termine per replicare alla richieste e difese così precisate dall'altra parte.

Articolo 11. Procedura.
1. Per tutto quanto non disciplinato espressamente dal presente Regolamento, l'arbitro irrituale è libero di regolare il procedimento nel modo che ritiene più opportuno, fermo restando il rispetto del principio del contraddittorio e considerata la natura semplificata dell'arbitrato irrituale documentale.
2. Tutti i termini si intendono ordinatori, vale a dire non previsti a pena di decadenza, salvo che sia diversamente stabilito dal presente Regolamento o, quando necessario, dall'arbitro irrituale. Al fine della verifica del rispetto dei termini in relazione all'invio di raccomandate, per il mittente fa fede la data di spedizione.
3. Tutti gli atti della procedura arbitrale possono essere compiuti nella forma più idonea al raggiungimento del loro scopo, salvo che il presente Regolamento o, quando necessario, l'arbitro impongano il rispetto di determinati requisiti a pena di nullità.
4. L'incompetenza dell'arbitro irrituale deve essere fatta valere, a pena di decadenza, nel primo atto di parte successivo alla domanda cui l'incompetenza si riferisce.
5. Ove non diversamente stabilito, le comunicazioni tra l'arbitro e le parti avvengono via e-mail o fax o posta agli indirizzi dichiarati. Ogni comunicazione deve essere portata a conoscenza dell'arbitro e di tutte le parti a cura del mittente.
6. Tutti i documenti prodotti dalle parti devono essere fatti conoscere a tutte le altre parti e all'arbitro a cura di chi li produce.
7. Con l'accettazione del presente Regolamento, le parti esonerano espressamente l'arbitro irrituale dal sentirle personalmente e dall'ascoltare testimoni e si obbligano a svolgere solo per iscritto tutte le proprie argomentazioni.
8. L'arbitrato ha sede presso lo studio dell'arbitro irrituale in Fermignano (PU), via Mazzini n. 30, tel. 0722330597, fax 0722334385, e-mail: avv.briganti@iusreporter.it, sito web: http://avvbriganti.iusreporter.it. E' fatto uso della lingua italiana.
9. Ove una domanda sia stata comunque proposta, l'inattività delle parti, o di alcune di loro, successiva alla firma del compromesso, non impedisce lo svolgersi della procedura arbitrale, salvo il caso di concorde revoca dell'incarico all'arbitro da inoltrarsi tramite raccomandata con avviso di ricevimento.
10. Tutti gli avvisi di ricevimento relativi alla spedizione tramite raccomandata degli scritti alla controparte devono essere fatti pervenire in copia all'arbitro non appena possibile.

Articolo 12. Dichiarazioni scritte delle parti e di terzi.
1. L'arbitro irrituale non assume prove testimoniali. Le parti possono allegare ai propri atti anche attestazioni scritte proprie o di terzi, con sottoscrizione autenticata, contenenti l'esposizione dei fatti ritenuti rilevanti per la composizione della lite, con in calce la dichiarazione che il firmatario è a conoscenza dell'uso che verrà fatto delle proprie dichiarazioni e autorizza tale uso e con la dichiarazione che quanto attestato dal firmatario corrisponde a verità.

Articolo 13. Composizione della controversia.
1. L'arbitro irrituale compone la controversia entro il termine ordinatorio di trenta giorni dalla data in cui ha conoscenza dell'ultima memoria di parte di cui all'art. 10, o comunque entro novanta giorni dalla data di accettazione dell'incarico, salva la facoltà per l'arbitro di prorogare con lettera raccomandata con avviso di ricevimento tale ultimo termine per un massimo di ulteriori trenta giorni.
2. La composizione della controversia (lodo contrattuale) viene redatta per iscritto in tanti originali quante sono le parti, più un originale per l'arbitro, e viene spedita entro cinque giorni dalla sottoscrizione alle parti con raccomandata con avviso di ricevimento.
3. La composizione della controversia da parte dell'arbitro irrituale è inappellabile.
4. Con l'accettazione del presente Regolamento, tutte le parti rinunciano espressamente a tutti i mezzi di ricorso, impugnazione e invalidazione rinunciabili con riguardo al lodo, e si obbligano a dare al lodo spontanea, integrale ed immediata esecuzione come manifestazione della propria volontà.
5. Le parti espressamente accettano e riconoscono altresì che la composizione della controversia possa essere posta a fondamento di un ricorso per decreto ingiuntivo.

Articolo 14. Riservatezza.
1. L'avvocato in qualità di arbitro è tenuto al rispetto del Codice deontologico forense, del segreto professionale e della normativa posta a protezione dei dati personali.
2. Le parti hanno l'obbligo di mantenere il più stretto riserbo in ordine al procedimento arbitrale.
3. La pubblicazione del lodo a fini divulgativi, con omissione degli elementi identificativi delle parti, può avvenire solo dietro autorizzazione di tutte le parti e dell'arbitro, data anche via e-mail.


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